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Subsonica




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Subsonica Album


Terrestre (2005)
2005
1.
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10.
11.
12.
Terrestre
13.
14.
. . .


Stanco di vedere le parole che muoiono
stanco di vedere che le cose non cambiano
stanco di dover restare all'erta ancora
respirare l'aria come lama alla gola.

Stanco di vedere le parole che muoiono
stanco di vedere che le cose non cambiano
stanco di dover restare all'erta ancora
respirare l'aria come lama alla gola.

Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Il mondo è un corpo coperto di lividi,
i miei pensieri sempre più vividi.

Corpi sulla strada che di lasciano affittare,
tavole anatomiche da saccheggiare.
Corpo perfetto, corpo immortale.
Il corpo è la frontiera che si può violare.

SANTI BUROCRATI SANGUE D'IPOCRITI
LA VITA SPESSO E' UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO E' DECISO
SOTTO AD UN CIELO D'UN GRIGIO INFINITO.

Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Sono le gambe piene di lividi,
sono pensieri sempre più ruvidi.

Corpi di macerie da telegiornale,
corpi diplomatici in diretta a conquistare.
Suona la marcia suonala ancora,
la morte veste bene quando scatta l'ora.

Cristi che piangono per troppo dolore,
l'angoscia di un pianeta che puoi sezionare.
Taglia la torta, tagliala ancora:
chi è ricco resta vivo mentre chi è povero muore.

Corpi e macerie da conquistare
per un corpo d'armata sotto le fanfare.
Corpo straziato, corpo a corpo,
il corpo è l'innocenza che si può spezzare.

SANTI BUROCRATI SANGUE D'IPOCRITI
LA VITA SPESSO E' UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO E' DECISO
SOTTO AD UN CIELO D'UN GRIGIO INFINITO.

SANTI BUROCRATI SEME D'IPOCRITI
LA VITA è SCRITTA SOPRA UN CUMULO DI SOGNI
COME IN UN FILM DOVE TUTTO E' DECISO
SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.

. . .


Come un fiume di città
Sopravvivi,
tempo lento e denso,
grigiore intenso.

Occhi rossi rapidi,
clandestini,
sputi dritto al centro
senza un lamento.

Tu conosci la città,
i suoi respiri.
Hai un precoce senso
d'adattamento.

E sai che c'è un ritmo per tutto,
di gioia e dolore per tutto,
e ieri chissà e domani chissà
che tutto si perde nel flusso.

E L'UNICA AMBIZIONE CHE HAI E' STARE IN PIEDI
CON UN SUONO IN TESTA CHE BUCA I PENSIERI - ADESSO.
OCCHI ROSSI LUCIDI SENZA PAURE - ADESSO - ADESSO - ADESSO.

Hai la tua sovranità
sui pensieri,
sai che basta questo,
che il resto è lusso.

Hai pochi anni e già visto tutto,
masticato un dolore per tutto,
forse ieri chissà domani chissà,
che il flusso ti porta via tutto.

E L'UNICA AMBIZIONE CHE HAI E' STARE IN PIEDI
CON UN SUONO IN TESTA CHE BUCA I PENSIERI - ADESSO.
OCCHI ROSSI LUCIDI SENZA PAURE - ADESSO - ADESSO - ADESSO.

E sai che c'è un ritmo per tutto,
di gioia e dolore per tutto,
di gioia e dolore per tutto...

E L'UNICA AMBIZIONE CHE HAI E' STARE IN PIEDI
CON UN SUONO IN TESTA CHE BUCA I PENSIERI
OCCHI ROSSI LUCIDI SENZA PAURE - ADESSO
ADESSO - ADESSO - ADESSO - ADESSO.

. . .


Un tempo instabile,
un vuoto di marea,
lei resta lì
immobile

dietro la casa che
l'ha vista crescere
senza un perché,
immobile.

Lei sa rimpiangere,
lei sa urlare a voce spenta

e guarda immobile
la vita d'altri che
la rifletterà
come un viaggio a metà.
Luba immobile
e tutto intorno c'è
la sua ostilità,
tutta l'oscurità.

Un tempo instabile,
la sabbia delle idee
che umide non volano.

L'autunno carico
di vento liquido
la lascerà immobile

come un qualcosa che
non è stato mai sfiorato.

Guarda immobile
la vita d'altri che
la rifletterà
come un viaggio a metà.
Luba immobile
e tutto intorno c'è
la sua ostilità,
tutta l'oscurità.

. . .


Abitudine tra noi
è un soggetto da evitare
tra le frasi di dolore, gioia,
nei desideri,
non ci si è concessa mai.

Dolce e stabile condanna
mi hai portato troppo in là:
vedo solo sbarre,
vedo una prigione umida,
vedo poca verità.

Come fare a dirtelo
che non ci sei più dentro me,
che siamo l'eco di parole
intrappolate infondo al cuore.
Come fare a dirtelo
che non ci sei più dentro agli occhi miei,
che siamo solamente incomprensione e lacrime.

E ci sarebbe da capire
com'è stato facile
congelarsi sotto tutti i nostri desideri
e sentirli inutili.

Come fare a dirti che
non c'è più spazio per progetti
e tanto non ne abbiam mai fatti
e che sarebbe stupido.

Come fare a dirti che ho voglia di morire
come in fondo sto facendo già da un po'.

Come fare a dirtelo
che non ci sei più dentro me
e che siamo l'eco di parole
intrappolate infondo al cuore.
Come fare a dirtelo
che non ci sei più dentro agli occhi miei,
che siamo solamente incomprensione e lacrime.

Come fare a dirtelo
che non ci sei più dentro me,
che siamo l'eco di parole
intrappolate infondo al cuore.
Come fare a dirtelo
che non ci sei più dentro agli occhi miei,
che siamo solamente incomprensione e lacrime,
incomprensione e lacrime,
incomprensione e lacrime,
incomprensione e lacrime,
incomprensione e lacrime.
come fare..

. . .


SPIT GASOLINE
VIPER POISON
YOUR KARMA IS TO
BURN ON A FINAL RIDE
SPIT FLAMES AND COBRAS.

A KILLER'S PLATOON
HOLY PRIDE
A KILLER'S PLATOON
HOLY PRIDE.

SPIT GASOLINE
VIPER POISON
YOUR KARMA IS TO
BURN ON A FINAL FIGHT
SPIT GLAMES AND COBRAS.

A KILLER'S PLATOON
HOLY PRIDE
A KILLER'S PLATOON
HOLY PRIDE.

. . .


Se leggera ti farai
io sarò vento
per darti il mio sostegno
senza fingere e

se distanza ti farai
io sarò asfalto
impronta sui tuoi passi
senza stringere mai.

Se battaglia ti farai
io starò al fianco
per darti il mio sorriso
senza fingere e

se dolore ti farai
io starò attento
a ricucire i tagli
senza stringere mai.

FUORI E' UN GIORNO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE,
COME QUANDO RESTI CON ME
FUORI E' UN MONDO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE,
COME QUANDO RESTI CON ME.

Se innocenza ti farai
io sarò fango
che tenta la tua pelle
senza bruciare.

Se destino ti farai
io sarò pronto
per tutto ciò che è stato
a non rimpiangere mai.

FUORI E' UN GIORNO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE,
COME QUANDO RESTI CON ME
FUORI E' UN MONDO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE,
COME QUANDO RESTI CON ME.

Fuori è un giorno fragile
fuori è un giorno fragile.

FUORI E' UN GIORNO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE,
COME QUANDO RESTI CON ME
FUORI E' UN MONDO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE,
COME QUANDO RESTI CON ME.

. . .


E' stato un solco
tracciato all'improvviso
senza certezze,
senza prudenza
nell'annusarci
d'istinto e stupore
in un crescendo
che ha dell'irregolare.

Forse l'attesa
ci ha visto troppo soli,
forse nel mondo
non sapevamo stare
così distanti
ad aspettarci ancora.
Così prudenti,
così distanti,
così prudenti.

Sei il suono, le parole
di ogni certezza persa dentro il tuo odore.
Siamo gli ostaggi di un amore
che esplode ruvido
di istinto e sudore.

E' stato un lampo
esploso in un secondo
a illuminarti in un riflesso,
quando temevi
tutta la luce intera,
l'iridescenza
della tristezza.

Probabilmente
lasciandomi cadere
a peso morto
al tuo cospetto
avrei sicuramente
permesso la visuale
sulle mie alienazioni,
sui miei tormenti,
sui miei frammenti.

Ma voglio che tu
tu piano piano scivoli dentro me,
ma voglio che poi
nell'insinuarti sia incantevole.
Ma voglio che tu
tu piano piano faccia strage di me
in un incerto compromesso
tra la mia anima e il suo riflesso

Sei il suono, le parole
di ogni certezza persa dentro il tuo odore.
Siamo gli ostaggi di un amore
che esplode fragile
di istinto e sudore.

Quanti graffi da accarezzare
per tutti i cieli che possiamo tracciare,
tutte le reti del tuo odore
dentro gli oceani che dobbiamo affrontare.

Ma voglio che tu
tu piano piano scivoli dentro me,
ma voglio che tu
nell'insinuarti sia incantevole.
Ma voglio che tu
tu piano piano scivoli dentro me,
ma voglio che tu
nell'insinuarti sia incantevole.
Ma voglio...

. . .


Come bagliori residui in un fondo d'oceano
dentro i ricordi annegare in un tempo che non c'è più,
con il coraggio di chi non ha nulla da perdere,
sento l'odore di asfalto di pioggia di polvere.

Come abbaglianti meduse in un fondo d'oceano
scie di pensieri su quello che è stato, su ciò che sarà.
Luce di quasi mattino in gocce di nuvole,
sento l'odore di asfalto di pioggia di polvere.

Come se il sonno potesse impedirti di fingere,
come se tutto potesse ad un tratto rivivere.
Guardo i tuoi occhi socchiusi ed ho voglia di piangere,
scendono in gola la pioggia l'asfalto la polvere.

Come bagliori residui in un fondo d'oceano
dentro i ricordi annegare in un tempo che non c'è più,
vedo gli errori che non ha più senso ripetere,
sento l'odore di asfalto di pioggia di polvere.

Prima di andare, prima di andare, prima di andare,
senza voltarsi più.

Come abbaglianti meduse in un fondo d'oceano
scie di pensieri su quello che lascio, su ciò che sarà,
luce di quasi mattino in gocce di nuvole,
sento l'odore di asfalto di pioggia di polvere.

Prima di andare, prima di andare, prima di andare...

. . .


Sono battiti di un'altra età che hai dimenticato,
come pagine spente di un sogno stropicciato
in piccoli tormenti, in quotidiane avversità,
fragili ricordi che chiamavi libertà.

Per un sorso di opportunità a quanto hai rinunciato,
per un brivido di vanità quanto hai già tradito.
Basta un solo attimo a contrarre la viltà,
basta fare finta che si chiami libertà.

Battiti...

GUARDI NEL VUOTO CHE VERRA'
CERCHI TRA FRETTA E AMBIGUITA'
QUANTO CORAGGIO ANCORA C'E'
QUANTO SI CHIAMA VIVERE.
UN SALTO NEL VUOTO CHE VERRA'
COSTA DI PIU' DI UNA REALTA'
PERSA IN UN QUASI VIVERE
SCELTA PER NON DECIDERE.

Libertà è una parola di fumo, un dato per scontato,
libertà è come un segno di croce automatizzato.
Se non sai distinguerla lei ti abbandonerà,
se non sai difenderla non ti accompagnerà.

Battiti...

GUARDI NEL VUOTO CHE VERRA'
CERCHI TRA FRETTA E AMBIGUITA'
QUANTO CORAGGIO ANCORA C'E'
QUANTO SI CHIAMA VIVERE.
UN SALTO NEL VUOTO CHE VERRA'
COSTA DI PIU' DI UNA REALTA'
PERSA IN UN QUASI VIVERE
SCELTA PER NON DECIDERE.

GUARDI NEL VUOTO CHE VERRA'
CERCHI TRA FREDDO E AMBIGUITA'
QUANTO CORAGGIO ANCORA C'E'
QUANTO SI CHIAMA VIVERE.
UN SALTO NEL VUOTO CHE VERRA'
VALE DI PIU' DI UNA REALTA'
PERSA IN UN QUASI VIVERE
SCELTA PER NON DECIDERE.
GUARDI NEL VUOTO CHE VERRA'
CERCHI TRA FRETTA E AMBIGUITA'
QUANTO CORAGGIO ANCORA C'E'
QUANTO SI CHIAMA VIVERE.

. . .


Stanca, sembri solo stanca
nella notte bianca
d'indifferenza che
parla mentre guida parla,
seguitando parla
fa il grande ed offre lui...
e il giorno non c'è più.

Radio, voci tra i rumori,
pausa idrocarburi
e cessi luridi.
E bere
fondi di piacere
in polvere e partire...
è in vena ed offre lui.

GIORNI A PERDERE PER
NOTTI A FAR FINTA CHE SAI VIVERE
SCIOGLIERE SCORIE NEL VUOTO CHE C'E'
SENZA GUARDARE MAI SOTTO DI TE.

Luci, gente indifferente
vortica nel niente
puoi sempre ridere.
E stare, non ci vuoi più stare,
forse vomitare
che in fondo è facile...
che è sempre facile.

Mani, chiede le tue mani,
i tuoi discorsi strani
non gli interessano.
mani, tra le gambe mani,
forse è già domani
o è un altro attimo.

GIORNI A PERDERE PER
NOTTI A FAR FINTA CHE SAI VIVERE
SCIOGLIERE SCORIE NEL VUOTO CHE C'E'
SENZA GUARDARE MAI SOTTO DI TE.

GIORNI A PERDERE TE
GIORNI A PERDERE TE.

Fuori, scappi ed esci fuori,
fuori dai rumori
è notte limpida
di stelle, tra le insegne stelle,
di bambina stelle
indifferenti...
e scoppi a piangere.

GIORNI A PERDERE PER
NOTTI A FAR FINTA CHE SAI VIVERE
SCIOGLIERE SCORIE NEL VUOTO CHE C'E'
SENZA GUARDARE MAI SOTTO DI TE.

GIORNI A PERDERE TE
GIORNI A PERDERE TE
GIORNI A PERDERE TE...

. . .


Non sai che
hai saccheggiato nella mia intimità,
mantide fertile
in un prato di tenebre.

Non hai più
altro dominio che la sacralità
di una perdita - l'ultima -
della mia complicità.

ERANO FINTE ALI
LE STORIE CHE CERCAVI,
ADESSO PROVA A DIRMI CHI SEI TU.

Sei così
convita che questa sia normalità,
vita d'A - mantide
e stai per piangere.

La realtà
che la tua rabbia crocifigge di vittime.

ERANO FINTE ALI
LE STORIE CHE PORTAVI,
ADESSO PROVA A DIRMI CHI SEI TU.
ERANO FINTE ALI,
UN'ILLUSIONE IMMENSA,
SE RIESCI ORA PENSA CHI SEI TU.

Una fine in replica
che ci soffoca,
la tua è debole
e non illumina.

ERANO FINTE ALI
LE STORIE CHE VOLEVI,
ADESSO PROVA A DIRMI CHI SEI TU.
ERANO FINTE ALI
NEI SOGNI E NEI RISVEGLI,
SE RIESCI ORA SCEGLI CHI SEI TU.

. . .

Terrestre

[No lyrics]

. . .


Madre
veglia e proteggimi,
cresce
il buio sopra di me.

Torna
per riconoscermi,
il sangue
di un'altra semina.

Non so chi sono più.

Serpi
madre mi chiamano,
lingue scure posano.

Non so chi sono più
non so chi sono più.

Tu che sai
sai cosa c'è più in là
tu prega
e salvami.

Madre
veglia ed ascoltami
Madre
le serpi entrano.

Non so chi sono
non so chi sono più.

Tu che sai
cosa c'è più in là
tu prega
e salvami

e salvami...

. . .


Dolce è il dolore che porti negli occhi,
quanto il perdersi dentro di te.
Ed il lieve infuriare di rabbia che porti
aggrappata alla fragilità.
Dormi che è meglio pensarci domani
alla muta distanza che scorre tra noi
quando non sei vicino a scaldare i miei sogni,
quando i sogni nemmeno son qui.

Dormi che è meglio
dormi che è meglio
dormi che è meglio
dormi che è meglio così.

Non immagini quanto sia dolce sfiorare
dai tuoi incerti sorrisi la felicità.
Anche solo per pochi secondi capire
che quancosa di buono c'è in me.

Dormi che è meglio
dormi che è meglio
dormi che è meglio per noi.
Dormi che è meglio
dormi che è meglio
dormi che è meglio così.

. . .


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