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CapaRezza




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CapaRezza Album



2000
1.
Intro
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Ti clonerò
9.
10.
11.
12.
Uomini di molta fede
13.
14.
Dindalè Dindalò
. . .

Intro

[No lyrics]

. . .


Caparezza on the microphone...
Nel futuro proiettato come Tron...

Come cristallo sono stato fragile, colpa mia se mi hanno steso come un pugile poco agile; facile starsene cieco come un vicolo, muto fottuto pupazzo per il mio ventriloquo. Qui c'é un equivoco signori della corte, resuscito se la mia sorte é una condanna a morte; fortemente volli farmi i calli tra i folli per capire che non ero tra quelli ma tra i ribelli.

RIT:
Faccio il mea culpa di una situazione che
mi aveva tolto la gioia di vivere,
mea culpa mea culpa, ahimee.

C'era chi mi spacciava dosi di business tossico, mi credeva un pesce lesso dal lessico anoressico, io scontato come il chili in Messico ci stavo, non rischiavo, buono e bravo, uno schiavo ritratto in un contratto controproducente, la patente per guidare i gusti della gente; per chi non si pente non é per niente semplice andar via, non chiedermi come concedermi l'eutanasia, ma mettiti nei miei panni, prendi questi anni e dalli ai cani, vedrai, nelle vene avrai vulcani e nelle mani piani su piani, segreti strani tipo CIA, consapevole che sarà sempre colpa mia.

RIT:
Faccio il mea culpa di una situazione che
mi aveva tolto la gioia di vivere,
mea culpa mea culpa, ahimee.

Questo è quanto, come imputato ammetto il mio reato, spero che non mi abbiate condannato, spero di essere stato chiaro più di ogni indizio, confido in un rinvio a giudizio e non é che l'inizio di un nuovo capitolo,
mi metto in gioco come un gatto col gomitolo,
pronto a superare ogni ostacolo, a scongiurare ogni oracolo,
a strappare a morsi ogni tentacolo.

RIT:
Faccio il mea culpa di una situazione che
mi aveva tolto la gioia di vivere,
mea culpa mea culpa, ahimee.

. . .


Tutto ciò che c'è c'è già. (embe)
Tutto ciò che c'è c'è già.
Tutto ciò che c'è c'è già.
Allora nei miei pezzi che si fa? (boh)

Tutto ciò che c'è c'è già.
Allora nei miei pezzi che si fa?

Vorrei che i pidocchi abitassero la testa di Branduardi,
giocare a Tomb Raider insieme a Finardi,
uscire solo con la Cinquetti e tornare tardi,
vorrei sapere la mia lingua meno di Biscardi,
criticare sgorbi disegnati da Sgarbi,
mettere peli sotto le ascelle di Barbie,
sapere che Wilma se la fa con Barnie,
che di nascosto Red Ronnie s'abbuffa di carni,
fermi,
vorrei accendere la radio
e sintonizzarmi su Jannacci che ammette che è astemio,
vorrei stare al Music Awards, vincere un premio,
Micheal Jackson dice "Capa sei un genio",
vorrei che il mitico Leonardo Di Caprio
facesse film solo quando Vasco è sobrio,
io vorrei che i Backstreet Boys fossero gay,
che le teenager amassero Casadei.

Tutto ciò che c'è c'è già.
Allora nei miei pezzi che si fa?
Renderò possibile l'impossibile
fino a rendere possibile la realtà.

Vorrei che Naomi Campbell senza bikini
facesse il filo a Ceccherini,
che invece vuole fuggire con la Nannini
nella discoteca dove spingono Masini,
Cristina D'Avena faccia dodici bambini
che fanno cacca che si attacca ai pannolini,
poi la vedi al bar che ci dà col Martini,
s'ingozza con gli alcolici,
duetta con i Prodigy,
vorrei alzare calici come un prete perfetto,
Marilyn Manson mi farà da chierichetto,
vorrei che la Marini fosse senza culetto,
che mi mostrasse il suo Do di petto,
aspetto che nasca Capa Rezza junior,
Martufello? Il massimo dello humor,
Shaquille O'Neale che fa l'amore in Mini Minor,
Casadei, dove sei?
I want you freedom!

Tutto ciò che c'è c'è già.
Allora nei miei pezzi che si fa?
Renderò possibile l'impossibile
fino a rendere possibile la realtà.

. . .


Profumi, sigari che fumi, lumi e paralumi, costosi costumi e viaggi ad Ostuni, tieni più ai nani da giardino che al tuo piccino, segui la regola della pettegola nel salottino, manca che ti fai uno spino e abbiam finito, sputtani tuo marito, dici che è impedito perché da quando c'ha la fede al dito non t'ha regalato moto ma foto, fiori di loto, parla e lo interrompi come un coito.

Sbraito pensando ai gioielli, agli sprechi, 'ste mamme attaccate agli anelli più di Yuri Chechi, vanno dal parrucchiere e non fanno l'amore per non rovinare i capelli e i papà si fanno le pippe sulle chiappe dei calendari Pirelli.
Ribelli mamme con le zanne come Mammuth, raffinate da bere birra nel flute, fluttuano, ruttano, ballano, fanno le sexy messaline, il lusso é l'unico mangime per queste galline.

RIT.:
Mamma alla moda mamma senza pietà.
Attaccata a ogni cazzata che ti da la vita.
Con il pisello che da virilità,
ma preferivo la mamma all'antica
o mammamammamia mammamiamammà.

Mamme moderne, single eterne, ricche di petto, scarse di cervelletto, non lavorano a ferri, ci si metton sotto, sottometto manager con corpicini Schwarzenegger, streghe 'mbriaghe, alito tipico strong lager, un breaker lo pulisce meglio il pavimento, persino io si mi cimento quando scopo sto più attento, sognano amori alla via col vento, felici e contenti con certi Clark Gable perdenti che passano alimenti.

Anche gli anni passano, i bimbi crescono, le mamme imbiancano a vista, di fisso dall'estetista questa mamma del cosmo, con passioni lesbo, elogia la follia più di Erasmo da Rotterdam, vuole un palace tipo Buckingham, mastica chewing gum, figli come Ricky Cunningum e invece caga rospi tipo Ranatan dal deretan e ballerebbe il Can Can pure con il premaman.

RIT.:
Mamma alla moda mamma senza pietà.
Attaccata a ogni cazzata che ti da la vita.
Con il pisello che da virilità,
ma preferivo la mamma all'antica
o mammamammamia mammamiamammà.

Son tutte belle le mamme del mondo, hai ragione, ma fanno figli solo se il seme strappa il goldone, funziona che quando il bimbo ha fame e geme, imbocca la tetta col latte al silicone e buona colazione.
Mamma preziosa più di una gemma della Golf che chiama la colf pure per spostare un bicchiere, vuole miliardi di mariti ammucchiati da guinness dei primati, presi e lasciati in una botta, tipo patata quando scotta.

L'aria butta male quando la mamma appare sfinita, ha preso Liz come modello di vita e non c'è riuscita, si é tatuata dappertutto, sembra un galeotto, al posto della bocca c'ha un canotto ed il suo motto è me ne fotto della famiglia, sono moderna, come hobby colleziono campioni di sperma, ferma nelle mie opinioni con scassacoglioni come prole, di mamma ce n'è una sola ma quante mamme restano sole, eh?

RIT.:
Mamma alla moda mamma senza pietà.
Attaccata a ogni cazzata che ti da la vita.
Con il pisello che da virilità,
ma preferivo la mamma all'antica
o mammamammamia mammamiamammà.

. . .


Nonostante il conto di ogni mia visita oculistica, la mia vista ancora mastica libri di saggistica, resto in camera rifletto su ciò che ho letto, Flaubert scriveva già da ragazzetto: m'aspetto da questa cartapesta società che é meglio fare i PR per locali fuori città, felicità? Mangiare un panino? Beh, c'é chi non distingue Titanic da Pierino, c'é persino chi fa il figlio dei flower, si batte per i diritti del chihuahua, ma dai! Non mi vorrai nel viavai di guerrafondai? Non sai chi sei quindi vai vai.
Questo non m'ascolta, prevedibile! Il cervello dell'utente da me chiamato non é al momento raggiungibile:
è con te che parlo o con il tuo fac-simile?
Chatta pure, perché parlare é più difficile.

RIT.:
Viva viva viva la gente originale
che in una mongolfiera velocemente sale e grida "uh yeah", le mie speranze no, non sono buie e non mi faccio male,
viva viva viva la gente positiva,
é una locomotiva che parte e quando arriva grida:
"uh yeah", le mie speranze no, non sono buie yeah yeah!

Non fumo, non mi canno, non mi drogo, non bevo, a volte penso di essere il vero alternativo, più contorto di un ulivo sono quando penso, scanso lo scarso col piercing e tatoo sul dorso: sono, non appaio, mordo, non abbaio, coi soldi che c'ho più che una coca piglio due Pejo, chiamami Caio o Tizio, dammi un giudizio tanto schizzo come spumante a poco prezzo.
Altro che grezzo, sono un bravo ragazzo, educato, posato, creato per essere maritato e trascurato, come potrei fare il fighetta di Montecarlo se ti parlo da Molfetta.
Aspetta a giudicare se non mi vuoi su questo sample, la mia capa é rezza più di Shirley Temple, oh misericordia, mi faccio in tre come Gordian, schivi alternativi state in guardia.

RIT.:
Viva viva viva la gente originale
che in una mongolfiera velocemente sale e grida "uh yeah", le mie speranze no, non sono buie e non mi faccio male,
viva viva viva la gente positiva,
é una locomotiva che parte e quando arriva grida:
"uh yeah", le mie speranze no, non sono buie yeah yeah!

Eppure potrei stare con certi amici miei che ne sanno di canne più di Sampei, hey, giammai!
Preferisco a mille la mia lady, parla di Labuan di questo Kabir Bedi, vedi... come lo jedi ritorno da lei, te lo ripeto come un delay, preferirei serate di passeggiate, io la tipa e il passeggino, andare al cine e organizzare cene col vicino, bacino... sono vivo, obbediente più che trasgressivo, primitivo invece che moderno, non mi specchio come fa il firmamento sull'Arno d'argento.
Mi piace la gente normale, che svolge una vita normale, che ha figli da sfamare, bollette da pagare e non ha manco il tempo per cagare.

RIT.:
Viva viva viva la gente originale
che in una mongolfiera velocemente sale e grida "uh yeah", le mie speranze no, non sono buie e non mi faccio male,
viva viva viva la gente positiva,
é una locomotiva che parte e quando arriva grida:
"uh yeah", le mie speranze no, non sono buie yeah yeah!

. . .


Dammi due etti di ragazzetti,
maschietti infetti da manie di elmetti e lame tra denti stretti,
mettici tipi eclettici in forma,
uniforme, firme per dare forma all'arma,
farmacia che cura l'avaria del mondo,
"col kaiser!" ti rispondo, se preservi te lo sfondo il condom,
sullo sfondo il count down, é la fine!
Bimbi sotto bombe, feriti da dinamiti e mine,
mani armate, dita amputate, "mirate, puntate, fuoco!":
crollano i corpi in gioco per così poco,
cocco bello cocco sciocco, spari ai fratelli, Rocco?
Vatte a colquà che le coperte te le rimbocco io,
che preferisco granite a granate, vinili a fucili,
marce nuziali a marcie di esaltati vili commilitoni,
militi ignoti proni, calpestati da anfibi scampati a vicine esplosioni.

RIT(X4)
Se il conflitto fosse la soluzione ai miei problemi,
(io sarei sempre in conflitto.)

Signorsì signore si muore per cose futili,
signore aiutami, tirami fuori uccidimi,
liberami da crimini,
dai leader dei disordini che fanno i sordi, da chi dà gli ordini.
Da perfetto discolo disobbedisco l'odio che impartiscono,
preferisco esser dissanguato dal fisco piuttosto che da un cecchino nascosto,
mostro un disappunto che appunto con l'inchiostro;
meglio morto che fantasma come ghost,
evito nel pre ciò che succede nel post,
quisque faber est fortunae suae,
ma per mia fortuna le fortune mie non le esercito in esercito,
ma mi é lecito un dubbio,
se la mia donna caga missili io la ripudio
come ripudio chi va sul podio e non in battaglia
perché tanto un'altro in culo se lo piglia.

RIT (X4)

Mi basta essere afflitto da un conflitto interiore
che mi tiene per ore a pensare al modo migliore di vivere,
non so se piangere o ridere, troppe vipere,
fuori conquistatori di terre libere.
Abili manipolatori d'animi muovono mani di validi umani
che unanimi sanno l'abc di come fottere i nemici,
per il nostro bene come medici, divise come camici,
credici, sembrano racconti inverosimili, jet invisibili,
ordigni indegni degli ingegni dell'uomo e dei suoi simili
e tu che li esalti, cazzo ti esalti?
Temili, bello, temili, vogliono te quelli li,
vedi che ti impigli nei discorsi bellici?
Belli ci siamo rendiamoci conto, o si va tutti al fronte o si fa dietro-front!

RIT (X4)

. . .


C'è chi provoca per provocare liti,
Sotterra dinamiti sotto i culi dei tipi miti
Sono banditi, banditi dagli educati,
Insulti infuocati sparati da sti complessati
E c'è che tu sei la mira,
C'è che ti prendono alle spalle,
C'è che c'è una tribù di bulli che balla sulle tue palle, dall'avaro
Datore di lavoro nero al polemico,
Politico sul palcoscenico come al mercato ittico,
Completano il trittico i cantanti,
Che bruciano impianti bestemmiano i santi e prendono tanti
Contanti,
Con tanti saluti ao paganti stanchi,
Calda gentilezza non sai quanto mi manchi,
Tipo,
Se c'è chi s'ammazza pe' 'na sputazza,
Ti confidi con una che i fatti te li mette in piazza,
Se ti hanno umiliato, insultato, fatto cornuto,
Beh, se t'han portato al limite, tu resta muto

RIT. X2 :
Abbi pazienza
Fuck The Violenza
Put your put your hands up
Fuck The Violenza
Tanto se meni o se insulti,
Ti ritrovi al punto di partenza
Fuck The Violenza

C'è chi fa della riffa polvere che rifà,
Vuole darti il danno e poi la beffa,
È forte ma è debole,
Fa il grande ma è memole il microbo,
Mette alle strette come tra le tette di un acaro,
Perdonalo così lo umili, ne fai carne con chili
Ma se gli vai appresso come a Trento concilii,
Prendi esempio da uomini grandi,
Come il Mahatma Gandhi
E i tanti non violenti diventati santi.
Senti la vibra dell'amore che si libra,
Se l'anima è nata libera allora non la si calibra,
Uccidi il demone che l'agita, leggi il Bhagavad-gita,
Bibbia, Corano, Vangelo ma la strada è unica,
Alla pace e all'unità la tua vita dedica,
Con o senza tunica
Predica,
Se c'è chi provoca tu non alimentargli il fuoco,
Tanto serve a poco e faresti solo il suo gioco.

RIT. X2

Se hai un colpo tienilo
Se hai un Dio temilo
Il prossimo è facile odiarlo se sei forte amalo
Che a fare stragi siamo tutti Capaci
So che sono più le prede che gli uccelli rapaci,
Quindi taci, se ciò che dici è solo per dividerci,
Taci, se ti rimborsi con discorsi cinici,
Parla adesso, dimmi che sono un fesso,
Io non risponderò ma ripeterò a me stesso

RIT. X4

. . .

Ti clonerò

[No lyrics]

. . .


"Ué gente, stasera si va tutti in discoteca". Mi guardo in giro e ammiro cose mai viste, puttane moraliste miste a mistiche sataniste, sono triste, qualcuno mi dica se esiste una briciola di coerenza, senza questa non mi resta che menare il DJ della festa; e basta! Hai rotto il cazzo co' sto disco, non digerisco l'underground, ti finisco giusto al primo round. Sti masticapasticche io l'impiccherei, mo' smamma, va da mamma che smazza ninna nanna. Nel cesso c'é una bona dalla pelle liscia ma da come piscia nell'interno coscia c'ha 'na biscia, mi guarda e mi s'ammoscia, va tutto alla rovescia, perché ciascuno non si prende il suo tipo Sciascia? Lascia che ti converta, stai all'erta, qualcuno mi avverta se porto la chiappa scoperta, diserta 'sto posto di merda, lascia stare, co' 'sto volume non riesco a parlare. Io mi chiedo chi cazzo me lo fa fare. "Ok! Allora tutti al concerto dei Gotici della Morte". 'Sti quindicenni c'hanno la malaria, la faccia pigra, fanno già uso di Viagra, nella sagra degli stolti gli stolti sono molti, folti stormi di gotici morti stateve accuorti! Predicano morte, vogliono morte, morte a palate, se vi piace la morte spiegate... pecché nun v'ammazzate? Cagate su cagate mi riserva 'sta vita di merda che m'osserva, sul suo vetrino dove chino faccio la larva; la prendo larga questa curva, non sbando, 'sta musica mi ingrassa a vista tipo Marlon Brando, meglio un tango a Parigi, meglio Memo Remigi, meglio il demo dell'MC più scemo che 'sto casino, in questo bagno di folla non c'é bagnino, hanno lasciato tutti il cervello sul comodino, sul palco si vomita, tra noi ci si sgomita, andate a cagare! Mi sta venendo pure il mal di mare. Io mi chiedo chi cazzo me lo fa fare. "Vabbé allora si va tutti quanti allo stadio". Lasciami solo tipo Rita Pavone se vai a vedere la partita di pallone perché non vengo con te, quella non é brava gente, s'impone violentemente, a spinte, smantellate immediatamente. Slogan teppisti che sanno di inni fascisti, su 'sti spalti stanno tifosi misti a terroristi, hai voglia a stare triste se ci scappa l'omicidio, sta caciara mi da un senso intenso di fastidio. Hooligans e svastiche binomio perfetto, ti metterei quel palo dritto nel culetto con lo scudetto, troppi Ultrà cafoni senza nomi c'hanno mani armate, come diceva Antoine quelli ti tirano le pietre. Sputi, monetine, carta igienica. Domenica ci si porta anche la tromba per la carica, mi sa che nemmeno alla banca del seme ho visto tanti cazzi messi insieme a saltare, a volte vorrei risanare ma... Io mi chiedo chi cazzo me lo fa fare.

. . .


C'é chi mi vuole folle e chi follemente spera che toppi carriera,
Da sera a mattina si ostina,
Ficca aghi nella mia bambolina;
Mina la via che l'anima mia cammina,
Mi pedina,
Il fatto é che se sfuggo alla logica tragica é la fine che mi si propina.
L'acqua che butti sul mio fuoco diventa benzina,
Ogni insulto manichino per la mia vetrina,
Sappi che la mia dottrina se ne fotte di chi sta dopo e chi prima.
Chi mi stima mi istiga a stilare sti suoni, sti versi e stikaa!
Godo se penso all'amaro che mastica chi pronostica la fine della mia vitalità.

Rit.:
Mi piace che mi grandini sul viso
La fitta sassaiola dell'ingiuria,
L'agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura.

Fonda la tua gloria sull'ingiuria,
Lavati i denti col seltz come Furia,
Smile,
Siamo in aria, canta vittoria ma io ti sputerò come un seme d'anguria.
C'é penuria di muri adibiti alla memoria,
Pura vanagloria,
Fa male come un dente che si caria il mio debole per le vittime della storia;
Le hanno odiate, umiliate, lasciate alla sorte per fargli la corte dopo la morte.
Mi faccio forte di un simile supplizio,
Ed é per questo che schivo ogni giudizio,
Ho la riflessione come vizio,
Il mio fine é di fare di ogni fine un buon inizio,
Mi sazio di un dizionario vario più dei santi del calendario.

Rit:
Mi piace che mi grandini sul viso
La fitta sassaiola dell'ingiuria,
L'agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura.

Mi piace sapermi diverso, piacere perverso che riverso in versi
Su fogli sparsi, nei capoversi dei giorni persi nei miei rimorsi,
Che cosa c'é da aspettarsi da chi come me non sa adeguarsi
A sette, mafiette, etichette e se tutti fanno lui smette?
Chi manomette le tette della scultura,
Ne ignora l'amore e la cura, ciocca dopo ciocca mi son fatto sta capigliatura,
Come un tiranno tra le mura non ho paura,
C A P A, no fregatura, monnezza pura, senti che attrezzatura,
É la mistura che infuria nella fitta sassaiola dell'ingiuria.

Rit:
Mi piace che mi grandini sul viso
La fitta sassaiola dell'ingiuria,
L'agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura.

Io sono cambiato, il cuore ed i pensieri son gli stessi
Sul tappeto magnifico dei versi voglio dirvi qualcosa che vi tocchi

. . .


Tu sei il mio viaggio mistico,
il mio drastico bunjin jumping senza elastico,
ricorrente come un onomastico,
mi tranquillizzi più della gomma che mastico,
ti scopro e ti ammiro come in un giro turistico,
mi lasci a bocca aperta come uno studio dentistico
quando ti metti a nudo tipo rito orgiastico,
perso nel mondo fantastico del tuo volto artistico,
fammi un cenno e vengo, sono il tuo domestico.

Con te che sei la mia passione,
con te Adriana sono il tuo Stallone,
con te mi trovo bene come in un macchinone,
me ne devo fare una ragione.
Con te riesco ad essere cafone,
con te, si, con te per la precisione,
con te il mio legame non assume forma di prigione, none, none, none.

RIT.: (x2)
Per questo penso che vivere senza te
mi è impossibile (x2).

La mia vita senza te tetto senza tegole,
letto che non mi addormenta,
mentalmente la voglia aumenta lenta,
zero luce spenta perché mi spaventa la tua assenza, pazienza.

La mia lady levita, Capa la merita,
la verità é che nei ritagli di tempo, non c'é scampo,
compongo versi con la rosa in bocca tipo tango.

Io senza te uguale WWF senza panda,
Dylan senza Brenda,
campeggio senza tenda,
vita orrenda come Mariangela Fantozzi,
Gloria cantata da chiunque tranne Tozzi,
Yathzee senza dadi,
Pooh senza Dodi Battaglia,
la Puglia senza il Salento,
un Casinò senza l'accento,
una banderuola senza vento,
un microfono spento.

RIT.: (x2)
Per questo penso che vivere senza te
mi è impossibile (x2).

Mi ritengo succube di te che non badi al limite del mio bicipite,
so che precipiterei se non condividessi questi giorni miei:
I don't wanna play with you,
anche se sono più ingestibile di un pitbull,
ci metterò tutta la forza di Grayskull
in me meglio di He man perché sei la mia Shee-la baby, discorso fila...

RIT.: (x2)
Per questo penso che vivere senza te
mi è impossibile (x2).

(x2):
Anche quando te ne vai, anche quando non ci sei,
mi è impossibile (x2).

RIT.: (x2)
Per questo penso che vivere senza te
mi è impossibile (x2).

...impossibile...

. . .

Uomini di molta fede

[No lyrics]

. . .


Non rappresento che me stesso perché questo sono,
se sbaglio mi perdono,
prima di essere MC sii uomo mi ripeto,
fa 1000 passi indietro e il risultato
è che non mi sento per niente arrivato,
anzi sto bene anche a cibarmi degli avanzi dei
padroni sazi e mi piglio spazi se me li concedono,
sennò me li lascio fottere:
detesto combattere, che vuoi farci? È carattere!
Sbattere testa contro le porte il mio forte,
sono il gallo da spennare per chi bara alle carte,
giullare di corte messo a morte e poi salvato da una chance
Lascerei la musica ma sta stronza mi fa le avances e non resisto,
mi do in pasto alla lingua che mastico,
investo in testi che vesto di stracci e mi riduco al lastrico,
nella testa un mistico richiamo, poema indiano che mi prende per mano e mi dice: "Andiamo!"

RIT (x2):
Se non rispondono al tuo appello, cammina solo, cammina solo.

Detesto l'odio ma l'ho visto venir fuori dagli occhi di alcuni interlocutori, hanno motivi loro e i loro sguardi sono come lastre di ghiaccio, si scioglieranno a poco a poco al fuoco di ciò che faccio. Se il rancore resta onestamente non mi resta niente da fare che alzare i tacchi e andare, menare, via, cullarmi nel tepore di ogni mano che ha stretto la mia, avere Dio come terapia: sarà la miopia ma faccio fatica a inquadrare la retta via, voglio te per compagnia, portami in balia della gente, dove c'è amore, lì sarò presente anch'io. Ti cedo il posto mio: non è per vincere che vivo ma per ardere, perciò se dovrò perdere lasciatemi perdere e avrò perso, cosciente che non sono né peggiore né migliore di nessuno finchè sarò diverso.

RIT (x2):
Se non rispondono al tuo appello, cammina solo, cammina solo.

Se mi ritrovo sull'incudine, sotto un martello di solitudine, colpo su colpo come un polpo sullo scoglio muoio, ma ci farò l'abitudine. Se non lo sai cominciai per scherzo, come un bimbo immobile nell'automobile con le mani sullo sterzo verso nuovi orizzonti, sopra e sotto i ponti, davanti a piatti pronti, pagato con assegni fatti di saldi e sconti. Tra re, regine e fanti cercai clemenza, mò non vado in
vacanza prima di aver lasciato una testimonianza di ciò che sono, coi miei tanti nomi, le contraddizioni; appartengo ad una strana scena: quella degli esseri umani. Credo ai meriti che conquisto, credo in Cristo perchè l'ho visto,
credo al rischio dell'incomprensione, credo nelle persone, nella consolazione, nella mia devozione, in ogni azione pacifica: detesto l'astio che ramifica, la cassa che lo amplifica, canto il mio Magnificat come un pazzo a mare e monti, ignoranti e colti, sperando che qualcuno ascolti.

RIT (x2):
Se non rispondono al tuo appello, cammina solo, cammina solo.

. . .

Dindalè Dindalò

[No lyrics]

. . .


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