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CapaRezza




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CapaRezza Album


Le dimensioni del mio caos (2008)
2008
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"40 anni fa Jimi Hendrix portò la rivoluzione in Italia con una piccola serie di concerti.
Era il 1968. Per celebrare questo anniversario indosserò una Stratocaster"

1968 groupies nelle band.
Seni nudi su Electric Ladyland,
Jimi Hendrix è gin seng.
Dio si chiama Zappa Frank Vincent.
A Chicago dalle Plaster Caster,
posso farmi il calco delle parti basse.
Dischi di carne dal master casse,
mentre nei 2000 ciò che passa è Casper.
Nei rave rasta e paste,
dai ghettoblaster rap gangster,
fuoco black block sul Blockbuster,
siamo black panther o ghostbuster?
War masters coi panzer,
eroi ma coi Pampers.
Le rivoluzioni sono scomparse,
vedo in giro solo foto pornazze.

[RIT]
Quanti credono nel 68
e quanti vedono del sesso in tutto?
68? Eh.. Sesso in tutto? Eeeeeeeh!

Tu, in pratica, a scuola sei una chiavica,
daresti fuoco all'istituto con la tanica
ma da ieri ci torni volentieri,
che miracoli che fa la supplente di matematica!
Le tocchi la natica, lei miagola,
ti fai le pippe sul teorema di Pitagora
Scolari, sono coatti tali
che il Pierino di Vitali
è una figura aristocratica.
Che fine ha fatto la protesta studentesca?
Sodomizzata in una tresca da palestra!
Il sessantotto è un interrogativo
ma il numero successivo, ti resta nella testa!
I fricchettoni vollero cambiare il mondo,
quelli del mio mondo vogliono guardare i porno
di edicole ridotte ed esporre più poppe
delle flotte nel porto di Livorno.

RIT.

Nel 68 ti infanghi a Woodstock,
nel 2008 ti infanga Woodcock.
C'è un nuovo cartello al sexy shop:
"Pagherete caro, pagherete tutto!!"
Bella, nei locali giusti del centro,
balli coi bell'imbusti del momento.
Ti diranno di non prostituirti
ma di andarci a letto previo equo pagamento.
A 13 anni hai già un rapporto
di sesso in una chat parental control
con uno che ti offende molto
e nemmeno vuoi che si metta il Norton!
A Praga dilaga l'inverno,
La piaga dell'uomo moderno
è passare le notti con gli occhi sullo schermo
per diventare adulto con un 'click' su confermo.

RIT.

. . .


«Lei è identica a te, lei sa come prenderti.»

Lei scrive sui Post-it
“Non mi interessa il gossip,
chi legge quei giornali ha problemi mentali grossi”.
Trucida conduttrici da casi umani commossi.
Tutti validi ossi nelle mani di orsi.
Lei non è Penthotal,
non si addormenta, ma
di notte non civetta nella webcam.
Non frequenta San Pietro né La Mecca:
per lei chi si crede Dio pecca di immodestia.

E non avrà pietà di gatte morte
fissate con l'età e solite solfe.
Detesta il vip che fa il fotoreporter,
terrebbe le sue fans sotto revolver.

Lei è sanguigna, senti che i denti digrigna.
Cenerentola dà una sventola alla matrigna, ma
non le va la scarpetta;
lei fa la scarpetta,
che se mette pancetta non frigna ed io…

Non sono Ulisse, io; non so resisterle.
Non sono Ulisse, io; non so resisterle.
Slegatemi e gettatemi giù.
Slegatemi e gettatemi giù!
(x2)

Lei è identica a me. (x2)

Lei ha ragione,
è un passo in prigione
il passo dell'oca di Salsomaggiore:
se la corona si dà
quando la dignità muore
è meglio un costume da straccione.

È certa che la vicenda di Adamo ed Eva
la offenda molto più delle sue pudenda;
grida che andrebbe bandita dal catechismo,
fanno meno danni cento anni d'erotismo.

L'idea di fare carriera non la sfiora.
Lei non aspira la coca all'hotel Flora.
Nei festini dei democristiani
se hai un malore tu vai in malora.
Non va coi deputati,
non fa la lolita,
non ha il tenore di vita di tenori in vita.
Mi invita a legami da sfida
come Tenco e Dalida, Radamés ed Aida!

Lei è identica a me. (x4)

«Lei è identica a te…»

. . .


Fratello sai cos'è una tasca?
E' una vasca in cui si annaspa,
in cui ogni peccato è programmato più del Pascal.
Io te la perquisisco a mo' di casbah,
ci trovo vizi e basta,
sei nell'angolo più di Dizzee Rascal.
Non è Letizia la tua tizia, non è Casta,
lo deduco dall'Hatù nella tua sacca.
Hai l'alito di grappa
ma datti alla pappa come Gianburrasca.
Brucerai all'inferno come d'inverno una frasca.
In tasca metti la mano per etti d'afgano.
Ma cosa sei, sei metallaro? Ma sentiti Al Bano!
Mostri le zanne, ma mio caro, hai denti da Hamtaro.
Con tutti i mezzi ti si fa a pezzi più del meccano.
Sei portatore insano di tasche,
ti conviene confessare
che con le mani in tasca vuoi protestare.
Un anno nella cella il posto dove stare,
perchè adesso noi comandiamo dall'est all'ovest, amen.

[ RIT]
Fratello tu non mettere le mani in tasca, le mani in tasca, le mani in tasca.
Io so che fai tu con le mani in tasca, le mani in tasca, le mani in tasca..

Fratello tu non mettere le mani in tasca, le mani in tasca, le mani in tasca.
Io so che fai tu con le mani in tasca, le mani in tasca, le mani in tasca..

[/RIT]

Era è uno stato regresso tentato dal sesso bendato,
bombardato dal degrado più di Belgrado dalla NATO.
Uno stato in crisi invaso da invasati invisi al Vaticano.
Coppie di fatto che stroncavano i patti fatti al Laterano
Mentecatti blateravano contro noi in ogni forum.

C'era una sola soluzione come per il Gollum
e bang bang bang bang! 4 colpi al quorum.
Riposi in pace il referendum in saecula saeculorum.
Scomunicammo in nome di Dio
un libro di Dan Brown sul priorato di Sion
dando l'avvio ad un'era di messa a morte
da Crozza ad Andrea Rivera passando per Harry Potter
e fu un brusìo di volantini sovversivi.
Fummo costretti ad adottare metodi repressivi
quindi fiato sul collo!
C'è la galera per chi porta le tasche
perchè nelle tasche non c'è controllo!

RIT.

Da quel momento chi porta una tasca
o è un artista oppure un tossico o entrambi come Basquiat.
Gente a cui basta fare il contrario come bastian
per darsi più arie di quante ne abbia composte Bach Sebastian.
Per questo sei stato arrestato,
tu credi nella favola della libera tasca nel libero strato,
Camillo Benso si è sbagliato,
l'unica Libertas è quella che sta sullo scudo crociato.
Ripetiamo: In nomine Libertatis vincula edificamus In nomine veritatis mendacia efferimus.

RIT.

. . .


Bella prof, che schifo Garibaldi,
vestito dai saldi,
peloso come Garfield.
Via la camicia rossa
e dagli una t-shirt Trussardi su jeans Cavalli.
Sulla faccia lenti a goccia Ray Ban,
e poi taglia la barba a ‘sta capoccia da Imam;
un nunchaku da Jackie Chan gli dà più charme:
ora sì che Gary c'ha i più fieri dei fan! "Bella!"
Mondiale è la seconda guerra,
ma su 'sto libro è dato che abbiamo ingoiato... merda!
È regolare che non studia nessuno,
scrivi "Italia batte resto del mondo 18 a 1.
I campioni siamo noi.
"Siamo noi, perciò aggiungi "po-po-po-po-po",
il capitano fa gol, bordello come Gogol.
Storia XL, non una small: pimpala!
«Questa è la storia prof, la vera storia prof, lo dice uno che se esce dal culo fa plòf.»

Rit.:
Bella prof, pimpami la storia! Che storia (x3)
Bella prof, pimpami la storia! Bella storia.

Si stava meglio quando si stava peggiorando.
Gli oppositori, traditori peggio di Ronaldo,
non li mandavano al fresco di una cella,
ma al caldo dei Caraibi su navi di Jack Sparrow.
"Prof", il ventennio pimpamelo:
scrivi che i partigiani quel tempo lo vissero
di relax in pedalò, piedi nudi nei sabot;
25 aprile giorno dei caduti di Salò.
Umberto di Savoia non andò via,
ma che repubblica, la gente vota monarchia;
non c'è partita tra re e democrazia,
è come mettere la Psp col Game Gear.
E la costituzione è un cd con una traccia,
l'ultima hit da spiaggia.
Il nonno di Eminem minaccia:
tutta l'Europa deve suonare il piano Marshall!

«Questa è la storia prof, mi prende un sacco prof, tipo che quella di un cosacco di nome Popoff.»
Rit. (x4)


Dalla mia storia cancella i fricchettoni,
con la spada nel braccio e non nel cuore come Little Tony.
Questi fattoni sempre sotto i riflettori...
Scrivi che gli hippy se ne stavano zitti e buoni.
Gli anni di piombo, le stragi, i sequestri... ma no!
Non mi interessano argomenti come questi.
Io di quei tempi voglio ricordare solo
"La liceale nella classe dei ripetenti".
Così funziona e per fortuna fa trend,
il vecchio libro lo rottamo tipo Duna Weekend
Adesso serve un finale potente che terrorizzi l'occidente più dell'urlo di Chen:
da qui in avanti qualunque cosa succeda,
scrivi che la colpa è di Al Qaeda.
Me l'hai pimpata di brutto prof
vedrai patiti della storia fin dalla scuola media.

"Questa è la storia prof, la vera storia prof, e non c'è niente da ridere non è Zelig Off."
Rit. (x4)

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Da dove arriva tutto questo freddo? Com'è che sento tutto questo freddo?

Ilaria dalla vita vuole di più, almeno un'amica nella Tim Tribù
Scarica rane pazze e stupidi emù. Mette le sue tette su Badoo.
Poi, la svolta, stavolta è cool, mette su Amon Düül e Tool.
Ama le inchieste di Michael Moore. Tutte scaricate tout court da E-Mule.
Poi diventa alternativa del caz. Ama il free jazz, grida "Si PACS!"
Film di Truffaut, fumetti di Paz. Odia le modelle ma diventa una Bratz
e adesso ha l'auricolare Bluetooth. Sta bene ma teme Robin Hood.
Slow food, flut di brut. New look, photo book.
Da dove arriva tutto questo freddo? Com'è che sento tutto questo freddo?

RIT: Ilaria condizionata ha raffreddato la mia giornata.

Ilaria dov'è Adesso dov'è? L'hanno vista al corteo con la maglia del Che.
Urlava "No! Alla vostra mercé" mentre ingoiava cioccolata Nestlé.
Con i capelli dritti al live dei Misfits. Con l'antiproiettile al live di Fifty.
E' davvero influenzabile, credimi appena la vedi subito ne approfitti.
Vive la spiritualità. Evangelica, dianetica, culto di Ra.
Culto Jah, cambia culto di già? Dipende da cosa va in città.
Lei non beve ma puzza di rum, lei non fuma se non i chilum.
S'affida a Sai Baba, alla setta di Moon ma ha l'anima di un angioletto di Thun.
RIT.

Brrrr, Ilaria, quanto freddo hai nell'anima!
Ilaria, uhhh. Sei gelida.
Cosi gelida che nevica, sei, sei cadaverica, sei sei di facciata ghiacciata, sei cambiata Ilaria! Ilaria condizionata ha raffreddato la mia giornata.
RIT.

. . .


Una grande opera di importanza storica che questa nazione salverà.
E per la grande opera tutti i sudditi in città grideranno viva Sua Maestà.
Una grande opera, macchina economica che i massoni rifocillerà.
È la grande opera, stupido chi sciopera, quante bastonate prenderà.
Grandi opere che iniziano ma che non finiranno mai.

«O-pe-ra! O-pe-ra! O-pe-ra! O-pe-ra!»

Più che l'hobby dell'edilizia ho la lobby dell'edilizia,
che infrange la legge come un bobby che ti sevizia.
Assumo tutto ma la gente minimizza, perchè arrotolo cartine che non si chiamano Rizla.
Edifico e scasso, va magra e non collasso. Lo stemma della crew è una squadra col compasso.
Parliamo in codice, talmente in codice che a volte nemmeno tra noi ci capiamo un clacson.
Palazzinari fieri, geometri, ingegneri e novizi iniziati con atti osceni:
li si traveste da Val di Susa, e in una stanza chiusa se ne abusa penetrandoli coi treni.
Non abbiamo premi per gare di salto in alto, ma premiamo per vincere le gare d'appalto.
Siamo balene in un mare di tanto plancton. Noi quelli dritti, voi fritti come wonton.
“Nei cantieri se la cantano finché non gliela suoneremo.”

Una grande opera di importanza storica che questa nazione salverà.
Per la grande opera tutti i sudditi in città grideranno viva Sua Maestà.
Una grande opera, macchina economica che i massoni rifocillerà.
È la grande opera, stupido chi sciopera, quante bastonate prenderà.

Dall'oggi al domani noi loggia dei demani che intreccia legami da cui sbocciano denari.
Capoccia e compari sloggiano i locali, abbiamo appoggi tali che non ci scocciano i legali.
Non ci fotti, dacci dei corrotti ma sappi che non ci abbatti come a punta Perotti.
Qui si punta a ponti da tremila metri e rotti, buoni come soffitti tenuti con i cerotti.
Esclusiva la villa abusiva a riva, se ti fidi di ‘sta casta non ti si castiga:
il divino tomo dice che il condono arriva, noi bluffiamo solo se giochiamo la partita IVA.
Viva la diga, iddio la benedica ma non tratterrebbe nemmeno la mia vescica.
Noi devastiamo il fondale abusando della credulità popolare, tu non chiamare il CICAP.
“Uno spazioporto si farà, conquisteremo pure il cielo con...”

Una grande opera (una grande opera) di importanza storica (ci conquisterà)
che questa nazione salverà (e suonerà l'orchestra) per la grande opera (hip hip hurrà!)
tutti i sudditi in città (in libertà) grideranno viva Sua Maestà (nessuno può stroncare)
una grande opera (inarrestabile) macchina economica (larga di maniche)
che i massoni rifocillerà (la fonte di ogni bene) è la grande opera (la nuova speme)
stupido chi sciopera (non gli conviene) quante bastonate prenderà (che grande opera sarà!)

«O-pe-ra! O-pe-ra! O-pe-ra! O-pe-ra!»

Inarrestabile, larga di maniche, la grande opera, la nuova speme, inarrestopoli, la nuova stabile, hip hip hurrà.

. . .


I delfini vanno a ballare sulle spiagge.
Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti.
Le nuvole vano a ballare all'orizzonte.
I treni vanno a ballare nei musei a pagamento.
E tu dove vai a ballare?

Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia,
tremulo come una foglia foglia foglia.
Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru
perché può capitare che si stacchi e venga giù.

Hey turista so che tu resti in questo posto italico.
Attento! Tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio.
Mare Adriatico e Ionio, vuoi respirare lo iodio
ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo, che sta arrivando il demonio.
Abbronzatura da paura con la diossina dell'ILVA.
Qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa.
Nella zona spacciano la morìa più buona. C'è chi ha fumato i veleni dell'ENI,
chi ha lavorato ed è andato in coma.
Fuma persino il Gargano, con tutte quelle foreste accese.
Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo paese.
Dove quei furbi che fanno le imprese, no, non badano a spese,
pensano che il protocollo di Kyoto sia un film erotico giapponese.

Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia
dove la notte è buia buia buia.
Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più.
Vieni a ballare e grattati le palle pure tu
che devi ballare in Puglia Puglia Puglia,
tremulo come una foglia foglia foglia.
Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru
perché può capitare che si stacchi e venga giù.

E' vero, qui si fa festa, ma la gente è depressa e scarica.
Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica.
Tra un palo che cade ed un tubo che scoppia
in quella bolgia s'accoppa chi sgobba e chi non sgobba si compra la roba
e si sfonda finché non ingombra la tomba.
Vieni a ballare compare nei campi di pomodori
dove la mafia schiavizza i lavoratori, e se ti ribelli vai fuori.
Rumeni ammassati nei bugigattoli come pelati in barattoli.
Costretti a subire i ricatti di uomini grandi ma come coriandoli.
Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati
e ci siamo dimenticati di essere figli di emigrati.
Mortificati, non ti rovineremo la gita.
Su, passa dalla Puglia, passa a miglior vita.

Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia
dove la notte è buia buia buia.
Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più.
Vieni a ballare e grattati le palle pure tu
che devi ballare in Puglia Puglia Puglia
dove ti aspetta il boia boia boia.

Agli angoli delle strade spade più di re Artù,
si apre la voragine e vai dritto a Belzebù.
O Puglia Puglia mia tu Puglia mia,
ti porto sempre nel cuore quando vado via
e subito penso che potrei morire senza te.
E subito penso che potrei morire anche con te.

. . .


Se pensi che possa cambiare il mondo ti sbagli alla grande,
è già tanto se mi cambio le mutande.
Voglio solo darti un'emicrania lancinante
fino a che non salti nel vuoto come uno stuntman.
Pensavi che sparassi palle? Bravo! io sono il drago di Puzzle Bubble.
Come Crash mi piace rompere le scatole, ma rischio le mazzate che nemmeno Double Dragon.
Sarà per questo che c'è sempre qualche blogger che mi investirebbe come a Frogger;
gli bucherò le gomme e bye-bye, al limite può farmi una Sega Megadrive.
Non mi vedrai salvare un solo lemming, né stare qui a fare la muffa come Fleming.
Non darmi Grammy né premi da star ma giocati il tuo penny e premi 'start'.

Rit:
Io voglio passare ad un livello successivo,
voglio dare vita a ciò che scrivo.
Sono paranoico ed ossessivo fino all'abiura di me.
Vado ad un livello successivo
dove dare vita a ciò che scrivo.
Sono paranoico ed ossessivo fino all'abiura di me.

Io faccio politica pure quando respiro,
mica scrivo musica giocando a Guitar Hero,
questi argomenti mi fanno sentire vivo in mezzo a troppi zombi da Resident Evil.
Macché divo, mi chiudo a riccio più di Sonic,
fino a che non perdo l'armatura come a Ghost n' Goblins.
Mi metto a nudo io, non mi nascondo come Snake in Metal Gear Solid.
Ho 500 Amighe, intesi? Faccio canzoni, mica catechesi!
Prendo soldi con il pugno alzato come Super Mario,
ma non li ho mai spesi per farmi le righe come a Tetris.
La scena rap è controversa, sfuggo con un salto da Prince of Persia.
Io non gioco le Olimpiadi Konami, se stacco le mani l'agitazione mi resta.

(Rit.)
Abiura di me (x3) di me, di me...
Abiura di me (x3) di me, di me...

Io non vengo dalla strada sono troppo nerd,
non sposo quella causa, ho troppi flirt.
Vivo tra gente che col Red Alert passa la vita sui cubi come Q Bert.
Ho visto pazzi, e rievocare vecchi fantasmi come Pac Man e Dan Aykroyd;
ho visto duri che risolvono problemi alzando muri che abbattono, come ho fatto in Arkanoid.
Nemmeno Freud saprebbe spiegarmi perché la notte sogno di aumentare le armi,
perché la terra mi pare talmente maligna che in confronto Silent Hill assomiglia a Topolinia.
Io devo scrivere perché sennò sclero, non mi interessa che tu condivida il mio pensiero.
Non cammino sulle nubi come Wonder Boy. Mi credi il messia? Sono problemi tuoi!

(Rit.)
Abiura di me (x3) di me, di me...
Abiura di me (x3) di me, di me...

. . .


Hanno inaugurato lo spazioporto.
La folla col fiato corto s'incolla all'asfalto come un gatto morto,
guarda fisso lo shuttle, lucido di smalto bianco
col naso puntato in alto accanto alla rampa di lancio.
Arriva il sindaco nel cielo indaco del crepuscolo,
rosso di lambrusco, parla e non si becca un fischio.
Tutti applaudono quando notano che
è pronto il varo con una bottiglia gran cuvée Laurent Perrier.
Tutta la ciurma vestita di gala si incanala,
sfila per la strada che pare la prima della Scala.
Lo spazio non è il suo ramo ma vi si aggrappa come un koala.
Tipi snob che avrei affogato come cioccolato nel marsala,
autorità di Lions e Rotary, prendono posto nel Discovery,
ma è pagato dallo Stato quel pieno, questo è osceno, non Madame Bovary.
Sulla Terra è guerra tra poveri, non c'è posto se ti ricoveri.
Tre, due, uno, contatto, parte lo shuttle con tanto d'autografi.

«Three, two, one…contact!»

Rit: Con uno shuttle stiamo mandando cacca nello spazio.
Meglio così, staremo più larghi, cacca nello spazio.
Extraterrestri è in arrivo cacca nello spazio.
Voi siete artisti, fate i cerchi nel grano, noi cacca nello spazio, cacca nello spazio.

C'è un uomo di mezza età con la sua metà che ne ha meno della sua metà;
un amore acerbo, colto certo nella disco a Porto Cervo.
Il prelato ha pronto il verbo, del creato è molto esperto;
dall'abitacolo caccia il diavolo ma ne maneggia lo sterco.
Il giovane cantante rap è gia nella fase REM,
sogna lo star system, video space per la top ten.
Il business man punta su Giove per le fabbriche nuove:
vuole fare il pieno di lavoro alieno da pagare meno che altrove.
Il generale non ha più il fisico, è bianco e tisico, avrebbe goduto più col Futurisiko.
Uomini di stampo politico poggiano i loro culi regi
sulle poltrone con i fregi, i soliti loro privilegi.
Da lassù la terra pare una boccia dal peso di un'oncia
ricoperta d'acqua, ma dalla doccia non cade una goccia.
C'è chi si piglia tutto lo spazio e chi lo piglia in saccoccia,
in piedi come pendolari sui treni Bari-Foggia.
Però sono contento perché …

(Rit.)

Cacca nello spazio.
Con uno shuttle stiamo mandando cacca nello spazio.
Non intasiamo le fognature, cacca nello spazio.
Extraterrestri, cacchi vostri, cacchi nello spazio.
Altro che incontri ravvicinati, cacca nello spazio.

. . .


«Benvenuti siore e siori, prendete posto e godetevi lo spettacolo del circo delle pantegane!"»

Cara Ilaria, vengo dalla monnezza ma
io non mi aspettavo tutta sta monnezza qua,
come Pluto fiuto il rifiuto che olezza
e trovo topolini di immensa grandezza.
Gli infanti dei turisti li credono figuranti all'Eurodisney,
è diventato un vero business: foto col topo sei euro fissi.
L'acqua è privata, talmente privata che l'hanno privata ai condomini,
anno domini in cui per lavarmi mi faccio sputare da baldi giovani;
e la sera qui si gela, accendiamo focolai di colera
sotto la tenda circense gialla di febbre nera e di peste nera.

Rit.:
E tu mi chiedi come va? Va bene.
Ancora chiedi come va? Va bene
la vita al circo delle pantegane, la vita al circo delle pantegane. (x2)

Nella tenda a righe topo Jigen
spara sulla folla ma non la uccide.
Il domatore ha lo zampirone per domare la zanzara tigre.
La donna cannone vola su Venere, deve contenere malattie veneree.
Il mio pesce pagliaccio non esce dal ghiaccio, sembra Nemo in un anemone.
Igiene demodè, te l'ho detto ma t'aspetto, vieni da me che ti infetto.
Mi sono fatto attaccare una piattola per vedere com'è portare a letto un insetto.
Vedo parassiti più che nei partiti,
casi di abrasi da pruriti,
prostituti con le prostatiti,
linfonodi come meteoriti.

(Rit.)

Mia cara, anche noi ci facciamo i viaggi, meno tre, meno due, meno uno…
Contagio alla rovescia.
Facce più pallide di una geisha vanno in trance.
La febbre sale di 40 bars
e puoi prendere la Sars con un morso al Mars,
e se morti una Stark Delicious diventi topo come Peter Minus.
A che cosa mi aggrappo ora che pure la coperta di Linus è coperta di virus?
E la contorsionista è denutrita, giro vita di una gyros pita.
Debole come il pensiero di Vattimo, datele un barattolo, ma chi lo svita?
Vita nera, c'è una schiera di gente che va a funghi sulla schiena.
Equilibristi con le cisti, sui trapezi vomitano pezzi di cena.

(Rit.)

. . .


Non sei un uomo se come un frate chiedi perdono.
Non sei un uomo se a fare mazzate non sei buono.
Non sei un uomo se tua moglia di te se ne fotte.
Non sei uomo se.. se non la gonfi di botte.
Non sei un uomo se non guidi le macchine grosse.
Non sei un uomo se non tiri due ganci alle giostre.
Non sei un uomo se hai paura di tornare in carcere.
Non sei un uomo sei gay se ti metti a piangere.
Non sei un uomo e farai una brutta fine.
Non sei un uomo... se non hai la pancia sferica.
Non sei un uomo senz'abito buono alla domenica.
Non sei un uomo se di notte non vai al bordello.
Non sei un uomo... se non ti tira il pisello.
Non sei un uomo se ti arrendi e non mostri gli artigli.
Non sei un uomo se non prendi a ceffoni i tuoi figli.
Non sei un uomo se il rispetto che hai non ti basta.
Lo sai cosa ti manca? Un ferro nella tasca.
Non sei un uomo e farai una brutta fine. (2x)

RIT:
Non ascoltare questi maldicenti.
Non si va avanti con la forza ma con la forza degli argomenti.
Non ascoltare questi mentecatti.
Un vero uomo si dovrebbe alzare per lavare i piatti.
Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti (3x). (5x)

Non sei un uomo se non hai lo stereo più potente.
E poi si vede dalla foto che hai sulla patente.
Non sei un uomo se perdi tempo a studiare i libri.
Se sei un uomo.. meglio che inizi con gli scippi.
Non sei un uomo se ti beccano la piantagione.
Non sei un uomo se dalla prigione fai il mio nome.
Non sei un uomo se mi fotti, che se me ne accorgo.
Non sei un uomo vivo, tu sei un uomo morto.
Non sei un uomo e farai una brutta fine. (2x)

RIT.

. . .


Rit.: Io diventerò qualcuno.
Non studierò, non leggerò, a tutti voi dirò di no:
ecco perché diventerò qualcuno.
Se vuoi parlare un po' con me ti devo addare al mio MySpace.

Nel dopoguerra non c'era chi
urlava nei comizi più di un cherokee.
Non c'erano tv colme di Nembo Kid,
né radio attive come nubi a Chernobyl.
C'era l'uomo qualunque, sostenuto dal Fronte dell'Uomo Qualunque.
Nella schiena dei partiti affondò le unghie:
"Io non sono di destra nè di sinistra, sono un uomo qualunque!
E lo stato è demagogo, nel sistema bipolare non mi ci ritrovo.."
Oh, ferma tutto! Devo aver avuto un herpes,
dato che questo sfogo non mi è nuovo.
Vivo decenni dopo nello stesso clima,
che su questo fuoco getta più benzina;
ma non c'è più l'uomo qualunque,
tutti sono qualcuno, tutti sono in vetrina.

(Rit.)

Il qualcunista milita in una banda che
prende piede se la prendi sotto gamba.
Gode come te quando ti stendi sotto Ramba,
ma è talmente finto che sembra un ologramma.
Partecipa al raduno di quelli che gridano "Italia uno!" poco prima di un programma.
Scrive recensioni di cd nel web
e non distingue Zenyatta Mondatta da Ummagumma.
È una farsa, ha una cultura scarsa,
ma non gli basta il ruolo della comparsa.
Prima parla per bocca di Giorgio Bocca,
poi la pensa come Giampaolo Pansa.
Lascia nei forum commenti di boria,
ma sì!, sono piccoli momenti di gloria.
Porta avanti una staffetta scorretta:
non passa il testimone ma passa a testimonial.

(Rit.)

«Il Fronte dell'Uomo Qualcuno è il primo partito di questo paese. Grazie e arrivederci.»

Bene, adesso mister e miss
faranno del parlamento la Diaz del blitz.
Non distinguono il Foglio dal Manifesto,
del resto io non distinguo Libero da Gin Fizz.
La democrazia fa la fine del vip
che ritrova H.P. sull'uscio dell'hotel Ritz.
E siamo tutti nelle mani di chi?
Di questi che per diventare qualcuno cambiano nick?
Si, il Fronte dell'Uomo Qualcuno
ha voti al cubo, mamma che dolore al culo, lo appuro,
se questo è uno scherzo manca di sense of humor.
Uh, che manrovescio! Stiamo seppellendo nell'Endemol generation.
Devo aspettare di perdere il mio diritto di voto per guadagnare il diritto alla nomination?

(Rit.) (x2)

. . .


"Questa che vado a raccontarvi è la vera storia di Luigi delle Bicocche,
eroe contemporaneo a cui noi tutti dobbiamo la nostra libertà"

Piacere, Luigi delle Bicocche.
Sotto il sole faccio il muratore e mi spacco le nocche.
Da giovane il mio mito era l'attore Dennis Hopper
che in Easy Rider girava il mondo a bordo di un chopper.
Invece io passo la notte in un bar karaoke,
se vuoi mi trovi lì, tentato dal videopoker
ma il conto langue e quella macchina vuole il mio sangue.
Un soggetto perfetto per Bram Stroker.
Tu che ne sai della vita degli operai.
Io stringo sulle spese e goodbye macellai.
Non ho salvadanai, da sceicco del Dubai.
E mi verrebbe da devolvere l'otto per mille a SNAI.
Io sono pane per gli usurai ma li respingo.
Non faccio l'Al Pacino, non mi faccio di pacinko,
non gratto, non vinco, non trinco nelle sale bingo.
Man mano mi convinco che io

sono un eroe,
perché lotto tutte le ore.
Sono un eroe perchè combatto per la pensione.
Sono un eroe perchè proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari.
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere.
Sono un eroe straordinario tutte le sere.
Sono un eroe e te lo faccio vedere.
Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere.

Stipendio dimezzato o vengo licenziato.
A qualunque età io sono già fuori mercato.
Fossi un ex SS novantatreenne lavorerei nello studio del mio avvocato
invece torno a casa distrutto la sera,
bocca impastata come calcestruzzo in una betoniera.
Io sono al verde vado in bianco ed il mio conto è in rosso
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera.
Su, vai a vedere nella galera,
quanti precari, sono passati a malaffare.
Quando t'affami, ti fai nemici vari,
non ti chiami Savoia, scorda i domiciliari.
Finisci nelle mani di strozzini,
ti cibi di ciò che trovi se ti ostini a frugare nei cestini.
Né l'uomo ragno, né Rocky, né Rambo ne affini
farebbero ciò che faccio per i miei bambini,
io sono un eroe.

sono un eroe,
perché lotto tutte le ore.
Sono un eroe perchè combatto per la pensione.
Sono un eroe perchè proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari.
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere.
Sono un eroe straordinario tutte le sere.
Sono un eroe e te lo faccio vedere.
Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere.

Per far denaro ci sono più modi,
potrei darmi alle frodi e fottermi i soldi dei morti come un banchiere a Lodi.
C'è chi ha mollato il conservatorio per Montecitorio,
lì i pianisti sono più pagati di Adrien Brody.
Io vado avanti e mi si offusca la mente.
Sto per impazzire come dentro un call center.
Vivo nella camera 237 ma non farò la mia famiglia a fette
perchè sono un eroe.

sono un eroe,
perché lotto tutte le ore.
Sono un eroe perchè combatto per la pensione.
Sono un eroe perchè proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari.
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere.
Sono un eroe straordinario tutte le sere.
Sono un eroe e te lo faccio vedere.
Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere.

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Vive in comunità estremamente pacifiche in cui maschi e femmine hanno pari diritti e dignità. Non sa cosa sia la competizione e condivide le risorse con tutti, in maniera equa. Non conosce la guerra, l'assassinio e la violenza. Insomma, stando a come si comporta il bonobo, la scimmia è l'evoluzione dell'uomo. Per il bonobo il sesso è alla base dei rapporti sociali, si accoppia sia con etero che con omosessuali. Davanti al cibo i bonobo prima fanno un'orgia e dopo mangiano, senza mai litigare. Il bonobo non è aggressivo: è sessualmente appagato; non discrimina il diverso, non va al family day.
La scimmia è l'evoluzione dell'uomo.

Rit: Bonobo power, evolving society. We improve the community and human eat the banana. Bonobo power, absence of authority. No more cruelty, no more war. We just play and come with love and human sucks!

Durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale i bonobo dello zoo di Hellabrunn morirono di spavento; alle altre scimmie non accadde nulla. Il bonobo è stato cacciato, sterminato, censurato. Il bonobo è una pericolosa alternativa sociale: dimostra che in natura esiste l'omosessualità, e che l'uomo è aggressivo perché sessualmente represso e soprattutto che l'unico vero modo per vivere in pace è giocare, mangiare ed accoppiarsi alla faccia di religiosi, intellettuali e politici benpensanti.

(Rit.)

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