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Andrea Bocelli
Andrea Bocelli


Background information
Born September 22, 1958
Born place Lajatico, Tuscany, Italy
Genre(s) Adult Contemporary
Classical
Easy Listening
Latin Pop
Opera
Operatic Pop
Pop
Vocal
Years active 1992—present
Label(s) Universal
Decca Music Group
PolyGram Records
Website Website



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Andrea Bocelli Album


Romanza (09/23/1997)
09/23/1997
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Vivo Per Lei (with Giorgia)
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Miserere (Live)
15.
. . .


(F. Sartori / L. Quarantotto)

Quando sono solo
sogno all’orizzonte
e mancan le parole,
Si lo so che non c’è luce
in una stanza quando manca il sole,
se non ci sei tu con me, con me.
Su le finestre
mostra a tutti il mio cuore
che hai acceso,
chiudi dentro me
la luce che
hai incontrato per strada.

Con te partirò.
Paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te,
adesso si li vivrò,
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li vivrò.

Quando sei lontana
sogno all’orizzonte
e mancan le parole,
e io sì lo so
che sei con me,
tu mia luna tu sei qui con me,
mio sole tu sei qui con me,
con me, con me, con me.

Con te partirò.
Paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te,
adesso si li vivrò.
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li rivivrò.
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li rivivrò.
Con te partirò.

. . .


(A. Anastasio / C. Valli / G. Trovato)

Vivo ricopiando ieri
e sone sempre in mezzo ai guai.
Vivo e ti domando coso sci,
ma, specchio, tu non parli mai.

Io che non potrò mai creare
niente,
io amo l'amore ma non la gente,
io che non sarò mai un Dio.

Vivere, nessuno mai ce
l'ha insegnato,
vivere fotocopiandoci il passato,
vivere, anche se non l'ho chiesto
io di vivere, come una canzone
che nessuno canterà.

Ma se tu vedessi l'uomo
davanti al tuo portone
che dorme avvolto in un
cartone,
se tu ascoltassi il mondo
una mattina senza il rumore
della pioggia,
tu che puoi creare con la tua voce,
tu pensi i pensieri della gente,
poi di Dio
c'è solo Dio.

Vivere, nessuno mai ce l'ha
insegnato,
vivere, non si può vivere
senza passato,
vivere è bello anche se
non l'hai chiesto mai,
una canzone ci sarà
sempre qualcuno che la canterà.
Qualcuno non mi basta.
Vivere cercando ancora il
grande amore.
Perchè, perchè, perchè, perchè
non vivi questa sera?

Vivere come se mai dovessimo motire.
Perchè, perchè, perchè, perchè
non vivi ora?
Vivere per poi capire all'improvviso…
Perchè, perchè, perchè
la vita non è vita
…che in fondo questa vita tu non
l'hai vissuta.
…perchè non l'hai vissuta.

Vivere cercando ancora il
grande amore.
Vivere,
Vivere come se mai dovessimo morire.
Vivere.
Vivere per poi capire all'improvviso...
Perchè, perchè, perchè
la vita non è vita
…che in fondo questo vita to non
l'hai vissuta mai.
…perchè non l'hai vissuta mai.

Ti dico no,
ti dico si,
ti dico che

. . .


(M. Nava)

Io conosco la tua strada,
ogni passo che farai,
le tue ansie chiuse e i vuoti,
sassi che allontanerai
senza mai pensare che
come roccia io ritorno in te…
Io conosco i tuoi respiri,
tutto quello che non vuoi.
Lo sai bene che non vivi,
riconoscerlo non puoi.
E sarebbe come se
questo cielo in flamme
ricadesse in me,
come scena su un attore…

Per amore,
hai mai fatto niente
solo per amore,
hai sfidato il vento e
urlato mai,
diviso il cuore stesso,
pagato e riscommesso,
dietro questa mania
che resta solo mia?

Per amore,
hai mai corso senza fiato
per amore,
perso e ricominciato?
E devi dirlo adesso
quanto di te ci hai messo,

quanto hai creduto tu
in questa bugia.
E sarebbe come se
questo fiume in piena
risalisse a me,
come china al suo pittore.

Per amore,
hai mai speso tutto quanto,
la ragione,
il tuo orgoglio fino al pianto?
Lo sai stasera resto,
non ho nessun pretesto,
soltanto una mania
che resta forte e mia
dentro quest'anima che
strappi via.
E te lo dico adesso,
sincero con me stesso,
quanto mi costa non saperti mia.
E sarebbe come se
tutto questo mare

. . .


(G. Felisatti / Malise / Malise / G. Nuti)

Non so
cosa sia la fedeltà,
la ragione del mio canto
che resistere non può
ad un così dolce pianto
che mutò l'amore mio.

E se
anche il sorgere del sole
ci trovasse ancora insieme,
per favore dimmi no,
rende stupidi anche i saggi
l'amore, amore mio.

Se dentro l'anima
tu fossi musica,
se il sole fosse dentro te,
se fossi veramente
dentro l'anima mia,
allora sì che udir potrei
nel mio silenzio
il mare calmo della sera.

Però
quell'immagine di te
così persa nei miei occhi
mi portò la verità,
ama quello che non ha
l'amore, amore mio.

Se dentro l'anima
tu fossi musica,
se il sole fosse dentro te,
se fossi veramente
dentro l'anima mia,
allora sì che udir potrei
il mare calmo della sera,
nel mio silenzio

. . .


(L. Dalla)

Qui dove il mare luccica,
e tira forte il vento
sulla vecchia terrazza
davanti al golfo di Surriento
un uomo abbraccia una ragazza
dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce,
e ricomincia il canto

Te vojo bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai…

Vide le luci in mezzo al mare,
pensò alle notti là in America
ma erano solo le lampare
e la bianca scia di un'elica
senti il dolore nella musica,
e si alzò dal pianoforte
ma quando vide la luna uscire
da una nuvola,
gli sembrò più dolce anche la morte
guardò negli occhi la ragazza,
quegli occhi verdi come il mare
poi all'improvviso usci una lacrima
e lui credette di affogare

Te vojo bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai...

Potenza della lirica,
dove ogni dramma è un falso
che con un po' di trucco e con la
mimica
puoi diventare un altro
ma due occhi che ti guardano,
così vicini e veri
ti fan scordare le parole,
confondono i pensieri
così diventa tutto piccolo,
anche le notti là in America
ti volti e vedi la tua vita,
come la bianca scia di un'elica
ma sì, è la vita che finisce,
ma lui non ci penso poi tanto
anzi, si sentiva già felice,
e ricominciò il suo canto

Te vojo bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai...

Te vojo bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai

. . .


(A. Smith)

Se fosse una cosa semplice
io te la direi,
ma c'è una confusione dentro
e quì, attorno a me.
Tu preferisci evitare
e forse la colpa non è tua;
potrei tentare un'altra volta,
ma non sono io che devi sentire.
A piedi nudi camminiamo
sui vetri rotti e poi
con mani sporche ci tocchiamo
ci feriamo fra di noi;
tutti i segnali sono guasti,
pallidi spenti nel buio;
potrei tentare un'altra volta
ma non sono io che devi sentire.

Ascolta il tuo cuore se batte,
guarda dove corri e fermati,
ascolta il dolore del mondo;
siamò persi per la via,
orfani di vita,
macchine da guerra,
ma perchè?

Non c'è più tempo per guardare
una stella sopra noi,
è tutto prepagato, stampato
e accreditato a noi;
ma come fai a non accorgerti,
fregartene, andare via
con passi falsi di felicità,
ma il sangue è anche tuo.

Ascolta il tuo cuore se batte,
guarda dove corri e fermati,
ascolta il dolore del mondo;
siamo persi per la via,
orfani di vita,
macchine da guerra,
ma perchè?

Siamo persi per la via,
orfani di vita,
macchine da guerra,

. . .


(J. Amoruso / S. Cirillo)

Dove va a morire il sole,
dove il vento si riposa,
ci son tutte le parole
di chi è stato innamorato
e non ha dimenticato
tutto quello che c'è stato.
Ed aspetterò il tramonto,
deve pur passare il vento,
io mi lascerò portare,
dove nascono le parole,
cercherò le tue parole,
te le voglio riportare.
Non è giusto che una donna
per paura di sbagliare
non si possa innamorare,
e si deve accontentare
di una storia sempre uguale
di una vita da sognare.

Dove va a morire il sole,
dove il vento si riposa,
ho incontrato tanta gente
che in un mare di parole
e fra tanta confusione
spera ancora in un amore.
Non è giusto che una donna
per paura di sbagliare
non si possa innamorare
e si deve accontentare
di una storia sempre uguale,
di una vita da scordare.
e si deve accontentare
di una storia sempre uguale,

. . .


(with Giorgia)
(V. Zelli / M. Mengali / G. Panceri)

Vivo per lei da quando sai
la prima volta l'ho incontrata,
non mi ricordo come ma
mi è entrata dentro e c'è restata.
Vivo per lei perchè mi fa
vibrare forte l'anima,
vivo per lei e non è un peso.

Vivo per lei anch'io lo sai
e tu non esserne geloso,
lei è di tutti quelli che
hanno un bisogno sempre acceso,
come uno stereo in camera,
di chi è da solo e adesso sa,
che è anche per lui, per questo
io vivo per lei.

È una musa che ci invita
a sfiorarla con le dita,
attraverso un pianoforte
la morte è lontana,
io vivo per lei.

Vivo per lei che spesso sa
essere dolce e sensuale
a volte picchia in testa ma
è un puguo che non fa mai male.

Vivo per lei lo so mi fa
girare di città in città,
soffrire un po'ma almeno io vivo.

È un dolore quando parte.
Vivo per lei dentro gli hotels.
Con piacere estremo cresce.
Vivo per lei nel vortice.
Attraverso la mia voce
si espande e amore produce.

Vivo per lei nient'altro ho
e quanti altri incontrerò
che come me hanno scritto in viso:
io vivo per lei.

Io vivo per lei
sopra un palco o contro ad un muro
Vivo per lei al limite.
…anche in un domani duro.
Vivo per lei al margine.
Ogni giorno
una conquista,
la protagonista
sarà sempre lei.

Vivo per lei perchè oramai
io non ho altra via d'uscita,
perchè la musica lo sai
davvero non l'ho mai tradita.

Vivo per lei perchè mi da
pause e note in libertà.
Ci fosse un'altra vita la vivo,
la vivo per lei.

Vivo per lei la musica.
Io vivo per lei.
Vivo per lei è unica.
Io vivo per lei.
Io vivo per lei.
Io vivo

. . .


(M. Malavasi)

Già la sento,
già la sento morire,
però è calma sembra voglia
dormire;
poi con gli occhi
lei mi viene a cercare,
poi si toglie
anche l'ultimo velo,
anche l'ultimo cielo,
anche l'ultimo bacio.
Ah, forse colpa mia,
ah, forse colpa tua,
e così son rimasto a pensare.
Ma la vita,
ma la vita cos'è
tutto o niente,
forse neanche un perchè.
Con le mani
lei me viene a cercare,
poi mi stringe,
lentamente mi lascia,
lentamente mi stringe,
lentamente mi cerca.
Ah, forse colpa mia,
ah, forse colpa tua,
e così sono rimasto a guardare.
E lo chiamano amore,
e lo chiamano amore,
e lo chiamano amore
una spina nel cuore
che non fa dolore.
È un deserto
questa gente
con la sabbia
in fondo al cuore
e tu,
che non mi senti più,
che non mi vedi più,
avessi almeno il coraggio
e la forza di dirti
che sono con te.
(Ave Maria, ave Maria.)
Ah, forse colpa mia,
ah, forse colpa mia,
e così son rimasto così
son rimasto così.

Già la sento
che non può più sentire;
in silenzio
se n'è andata a dormire,

. . .


(D. Farina / A. Maggio)

Conosco te la nostalgia
che ti sorprende all'improvviso,
rallenta un po'la corsa che
ti ha tolto il fiato e ti ha deluso.

Se il mondo intorno a noi
non ci assomiglia mai,
dividilo con me;
io lo prenderò e lo scaglierò lontano.

E chiara nella sera
tu sarai la luna che non c'è.
Nell'aria più leggera
la tua mano calda su di me.
E forse non immagini nemmeno
quant'è grande questo cielo,
quanto spazio c'è qui dentro me
e ci sarà adesso che
mi vuoi così anche tu.

Ritroverai la tua magia
piccola stella innamorata,
per quanta notte ancora c'è
in questa notte appena nata.

Il buio porterà
con sé i fantasmi suoi,
e se non dormirai
io ti ascolterò e ti stringerò più forte.

E chiara nella sera
tu sarai la luna che non c'è.
Con quanta tenerezza
ti avvicini e ti confondi in me.
E forse non immagini nemmeno
quant'è grande questo cielo,
quanto spazio c'è qui dentro me
e ci sarà adesso che
mi vuoi così anche tu.

Con quanta tenerezza
ti avvicini e ti confondi in me.
E forse non immagini nemmeno
quant'è grande questo cielo,
quanto spazio c'è qui dentro me
e ci sarà adesso che
mi vuoi così anche tu,
adesso che mi vuoi così

. . .


(Malise / Malise)

Io vorrei
liberati domattina
e vorrei
vederti volare
sui nevai come prima.

Tu, così lontana,
seppure ormai
così vicina.
E l'anima se ne va
verso l'eternità.

Rapsodia.
Io vorrei
liberarti il cuore
e vorrei
restore indietro
e fare finta di cadere.

Perchè così sei più vicina
a illuminar
la vita mia.
E l'anima se ne va
verso l'eternità.
L'anima, se ne va.

Perchè così sei più vicina
a illuminar
la vita mia.
E l'anima se ne va
verso l'eternità.

E l'anima se ne va

. . .


(A. Bocelli)

Voglio restare così,
magari fino in fondo.
Il mondo attorno ormai
non mi interessa più.
Mi basta averti qui
e stringerti così.

Mi basta un gesto tuo,
un sorriso,
una parola,
e un attimo così
vale un'eternità.
Accendi un fuoco e poi
restiamo soli!
Noi.

Voglio restare così,
magari fino in fondo.
Il mondo attorno ormai
non mi interessa più.
Mi basta averti qui
e stringerti così.

Mi basta averti qui

. . .


(J. Amoruso / S. Cirillo)

Comm'è stretta 'sta via,
à 'ggente nun ce.cape,
se fa 'na prucessione,
ca cammina chianu chianu.
Nun è muorto nisciuno,
nun è 'o santo e nisciuno,
nun se sente 'na voce
e nun sona 'na campana.
E intanto 'o core aspetta
ca s'arapene 'e funtane.

E chiove, n'capo 'e criature,
vulesse arravuglià 'sta luna
cu'na funa
pe m'a purtà luntano,
pe m'a purtà luntano
addò 'o cielo che è cielo nun
se fa mai scuro.

E chiove, n'terra c nisciuno,
vulesse cummannà pe
spremmere 'e dulure
dinto a 'stu ciummo amaro,
ca nun canosce 'o mare,
pecchè 'o mare è luntano
eppure sta vicino.

Comm'è 'llonga 'sta via,
pecchè nun sponta mai,
se perde dint' 'e 'pprete,
'mmiezo 'e carte arravugliate,
sotto 'a l'evera 'e muro
ca s'arrampeca e 'ggiura,
'e jastemme de'juorne,
'e serate senza pane.
E intanto 'o core aspetta
ca s'arapene 'e funtane.
E chiove, n'capo 'e criature,
vulesse arravuglià 'sta luna
cu 'na funa
pe m'a purta luntano,
pe m'a purta luntano
addiò 'o cielo che è cielo nun
se fa mai scuro.

E chiove, n'terra e nisciuno
vulesse cummannà pe spremmere 'e
dulure
dinto a 'stu ciummo amaro,
ca nun canosce 'o mare,
pecchè 'o mare è luntano
eppure sta vicino.

Dinto a 'stu ciummo amaro,
ca nun canosce 'o mare,
pecchè 'o mare è luntano

. . .


(Zucchero / Bono / Zucchero)

Miserere, miserere,
miserere, misero me,
però brindo alla vita!

Ma che mistero, è la mia vita,
che mistero!
Sono un peccatore dell'anno
ottantamila,
un menzognero!
Ma dove sono e cosa faccio,
come vivo?
Vivo nell'anima del mondo
perso nel vivere profondo!

Miserere, misero me,
però brindo alla vita!

Io sono il santo che ti ha tradito
quando eri solo
e vivo altrove e osservo il mondo
dal cielo,
e vedo il mare e le foreste,
vedo me che...
Vivo nell'anima del mondo
perso nel vivere profondo!

Miserere, misero me,
però brindo alla vita!

Se c'è una notte buia abbastanza
da nascondermi, nascondermi,
se c'è una luce, una speranza,
sole magnifico che splendi dentro me
dammi la gioia di vivere
che ancora non c'è!
Miserere, miserere,
quella gioia di vivere
che forse

. . .


(F. Sartori / L. Quarantotto / F. Peterson)

Quando sono solo
sogno all'orizzonte
e mancan le parole,
Si lo so che non c'è luce
in una stanza quando manca il sole,
se non ci sei tu con me, con me.
Su le finestre
mostra a tutti il mio cuore
che hai acceso,
chiudi dentro me
la luce che
hai incontrato per strada.

Time to say goodbye.
Paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te,
adesso si li vivrò,
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più.
It's time to say goodbye…

Quando sei lontana
sogno all'orizzonte
e mancan le parole,
e io sì lo so
che sei con me,
tu mia luna tu sei qui con me,
mio sole tu sei qui con me,
con me, con me, con me.

Time to say goodbye.
Paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te,
adesso si li vivrò.
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li rivivrò.
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li rivivrò.
Con te partirò.

. . .


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